ASTRI, IL DELFINO PESCARA E GLI SQUALI

17.02.2017 00:54 di  Luca Sartini  Twitter:    vedi letture
ASTRI, IL DELFINO PESCARA E GLI SQUALI

Astri, il Delfino Pescara e gli squali

 

Siamo in una fase delicata del campionato, in cui saltano i nervi a molti, soprattutto tra i tifosi delle squadre che pascolano in bassa classifica e non solo. Da una

parte gli arbitri, gli errori e la mancanza di stimoli, dall’altra i verdetti quasi definitivi e i “tradimenti” dell’amato bene, senza dimenticare le rivalità storiche che avvampano sotto la cenere. Cominciamo col dire che le auto bruciate al Presidente del Delfino Pescara Calcio, Daniele Sebastiani(Acquario) che ha cercato d’innovare, prendendosi carico di una Società fallita, fidandosi dei suoi stretti collaboratori, è una sconfitta per tutto il mondo del calcio, come l’aggressione all’ex calciatore Gemelli Luca Toni, al Presidente Gemelli Maurizio Setti e ad alcuni dirigenti della gloriosa società dell’Hellas Verona(valori scorpionici e saturnini, una Juve in piccolo), in questo caso gravissima per il comportamento pilatesco dei Vigili di Avellino e non sono certo i cori oltraggiosi e criminali sul terremoto a giustificarla in alcuna maniera. Oltretutto l’Avellino(Squadra Vergine e “aristocratica”)e i suoi lupi verdi sono nel cuore del calcio italiano per quanto di bello ci hanno regalato in passato. Però non dimentichiamoci che è rinata anch’essa nel 2010 dalle sue ceneri fallimentari. E che questo Calcio malato e di pataccari è in guerra per i problemi che affliggono la nostra società da Nord a Sud, restando la cultura sportiva ed economica una mera chimera. Chi oggi vive del Calcio non vuole e non deve distruggere il suo patrimonio personale e se possibile, ci vuole guadagnare in soldi, fama e onori, come è giusto che sia. Se volessimo davvero il bene delle piccole società di Calcio, provinciali e meno, ripartiremmo all’inglese i guadagni dovuti alla TV e non solo. E faremmo più controlli finanziari. Iniziare un Campionato “senza ciccia”, cioè talenti, non è facile. Guardate il Milan Sagittario in che ambasce si trova, pur avendo un grande allenatore Gemelli Montella che con un’altra squadra

(anche solo con un centrocampo di livello) avrebbe

fatto ben altri calcoli e giochi. Tutto è soldi, tutto

è investimenti onerosissimi. Il Pescara è una Società Cancro(nata il 4 luglio 1936)gloriosa, estrosa, di

tradizione, legatissima ai suoi tifosi e che se non ha una programmazione a medio-lungo termine, va in crisi, quando i punti cominciano a mancare(questo da sempre). Solo con l’Acquario Galeone aveva fatto spesso amplein, punti

e bel gioco… Ma era un altro calcio. E’ più facile astrologicamente che ribalti magicamente un verdetto che la vede ultima tra le prime, non viceversa. Non è una società votata alla lotta per non retrocedere, è una società-famiglia che vuole allenatori chiari, semplici, attentissimi alla psicologia e alle dinamiche del gruppo. Osvaldo Bagnoli è stato un tipico allenatore Cancro con

un fiuto di prim’ordine, così per dire… La Società Cancro spesso soffre i malumori dei tifosi, non è costante e talora perpetua gli errori, quasi fossero una resistenza al cambiamento: le cose sono sempre in un equilibrio da trovare subito che richiede risultati e ottimismo. Adesso Plutone opposto alla sua Venere e al Sole e Mercurio opposto a Saturno, la rendono più insicura e con giovani, poco votati al sacrificio. Ci sono alcuni suoi giocatori con i piedi buoni, anzi buonissimi e la storia scivolosa di questo momento è solo una breve parentesi di una società, ripeto, gloriosa, fortunata e vincente che però ha bisogno di investimenti per fare i Campionati di A di questa portata e parlo d’investimenti non da poco. Giove sulla sua Lilith bilancina non ha aiutato a fare gruppo

ma io credo che molto sia da addebitarsi al divario tecnico iniziale e a una mediocre preparazione atletica. Mettiamoci anche un Giove Sagittariano Retrogrado che ha portato stranieri da far maturare e alcuni infortuni importanti che hanno contribuito a sfaldare le sue certezze. Oddo parla di testa, forse ha un po’ ragione ma qui i piedi hanno sragionato. Nelle ultime di Campionato, tra cambi e tentativi, ha giocato con 2 Bilance, 3 Tori,

2 Acquari, 2 Capricorni, 2 Leoni, 1 Cancro, 2 Vergine, 1 Sagittario e uno Scorpione(la squadra con i cambi). Poco Fuoco, poca comunicativa in campo tra i reparti, troppa fissità negli errori/orrori. Comunque il Leone Caprari,

il Toro Bahebeck e l’Acquario Benali non sono inferiori

a campioni arrivati, sono ottimi giocatori che si faranno valere nel tempo. E di Oddo che dire? Massimo Oddo è un Gemelli Ascendente Toro(14/06/1976, Pescara) amato quando spiega le tattiche, in crisi ora perché molto chiaro nelle gerarchie di squadra e nei compiti individuali. Troppi giovani senza esperienza per lui. Non è uno che si tira indietro ma ha pagato il tradimento di alcuni giocatori svogliati su cui puntava e la poca attenzione degli arbitri. La sua colpa forse è anche quella di aver scelto collaboratori poco all’altezza del compito assoluto(e qui il Toro Zeman con la Luna in Acquario, sergente di ferro potrebbe tornare a fare moltissimo per il futuro prossimo) di aver coccolato i senatori, di non aver quasi mai cambiato il suo gioco, di essere stato troppo coinvolto e di aver proposto un gioco fin dall’inizio troppo bello. Perché per la salvezza bisogna fare sempre punti, lanciare la palla in tribuna, coprirsi, resistere e lasciare gli applausi e i rimpianti agli altri. Il Milan oggi gioca da provinciale agguerrita(e fortunata). Una mezz’ora con Rocco, Toro, con Sarri Capricorno o con Emery Scorpione, lo avrebbero aiutato a essere un po’ più cattivo perché queste qualità le ha naturalmente ma non può lasciarle a dormire se vuole allenare una squadra che dovrebbe salvarsi. Oddo comunque rimane un allenatore patrimonio del Calcio italiano, non è uno qualsiasi. E il Pescara

con più testa, pur non salvandosi, troverà il modo di affrontare a breve nuovi mari calcistici entusiasmanti.

Ma quanti vorranno investire sul suo progetto?!?